Testo originale in italiano
Traduction
en français de
lépoque
STIMATISSIMO
SIGNOR BOSWELL.
RICEVEI
la lettera che mi favori da Bastia, e mi consolo
assai colla notizia di essersi rimessa in perfetta
salute. Buon per lei che cadde in mano di un
valente medico! Quando altra volta il disgusto de'
paesi colti, ed ameni lo prendesse, e lo portasse
in questa infelice contrada, procurerò che
sia alloggiata in camere più calde, e
custodita [custodite] di quelle
della casa Colonna in Sollacarò; mà
ella ancora dovrà contentarsi di non
viaggiare quando la giornata, e la stagione
vogliono che si resti in casa per attendere il
tempo buono. Io resto ora impaziente per la lettera
che ha promesso scrivermi da Genova, dove dubito
assai che la delicatezza di quelle dame non le
abbia fatto fare qualche giorno di quarantena, per
ispurgarsi di ogni anche più leggiero
influsso, che possa avere portato seco dell'aria di
questo paese; e molto più, se le fosse
venuto il capriccio di far vedere quell' abito di
veluto Corso, e quel berrettone di cui i Corsi
vogliono l'origine dagli elmi antichi, ed i
Genovesi lo dicono inventato da quelli che, rubando
alla strada, non vogliano essere conosciuti: come
se in tempo del loro governo avessero mai avuta
apprensione di castigo i ladri pubblici! Son sicuro
però, che ella presso [preso]
avrà il buon partito con quelle amabili, e
delicate persone, insinuando alle medesime, che il
cuore delle belle è fatto per la
compassione, non per il disprezzo, e per la
tirannia; e cosi [così]
sarà rientrato facilmente nella lor
grazia.
Io ritornato in Corte ebbi subito la notizia del
secreto sbarco dell'Abbatucci nelle spiaggie di
Solenzara. Tutte le apparenze fanno credere che il
medesimo sia venuto con disegni opposti alla
pubblica quiete; pure si è constituito in
castello, e protesta ravvedimento. Nel venire per
Bocognano si seppe, che un capitano riformato
Genovese cercava compagni per assassinarmi. Non
potè rinvenirne e vedendosi scoperto si pose
alla macchia, dove è stato ucciso dalle
squadriglie che gli tenevano dietro i magistrati
delle provincie oltramontane. Queste insidie non
sembrano buoni preliminari del nostro accomodamento
colla repubblica di Genova. Io sto passando il
sindicato a questa provincia di Nebbio. Verso il 10
dell' entrante anderò per l'istesso oggetto
in quella del Capocorso, ed il mese di Febrajo
facilmente mi trattenerò in Balagna.
Ritornerò poi in Corte alla primavera, per
prepararmi all'apertura della consulta generale. In
ogni luogo avrò presente la sua amicizia, e
sarò desideroso de' continui suoi riscontri.
Frattanto ella mi creda.
Suo
affettuosissimo amico
PASQUALE
DE' PAOLI.
PATRIMONIO,
23 Decembre, 1765.
Tratto
da:
An account of Corsica, the journal of a tour to
that island, and memoirs of Pascal Paoli. By
James Boswell, Esq; Glasgow, printed by Robert and
Andrew Foulis for Edward and Charles Dilly in the
Poultry, London, MDCCLXVIII
Traduction en français de
lépoque
J'ai reçu
la lettre dont vous m'avez favorisé de
Bastia, et je suis fort consolé d'apprendre
que vous soyez rétabli en parfaite
santé. Il est heureux pour vous d'être
tombé entre les mains d'un habile
Médecin. Quand vous serez de nouveau
dégoûté des Contrées
civilisées et agréables, et que
l'envie vous prendra de revenir en ce malheureux
Païs, j'aurai soin de vous procurer un
logement dans des chambres plus chaudes et mieux
fermées que celles de la Maison de Colonna
à Sollacarò; mais vous devriez encore
vous résoudre à ne point voyager
quand la journée et la saison veulent qu'on
reste chez soi pour attendre le beau tems. Je suis
à présent impatient de recevoir la
lettre que vous me promettez de Gènes,
où je ne doute pas que la délicatesse
des Dames ne vous aît fait faire quelques
jours de quarantaine pour vous purifier de la plus
légère influence que vous pouvez y
avoir apportée de l'air ce Païs: et
bien plus encore s'il vous étoit venu dans
l'esprit de leur faire voir cet habit de velours de
Corse, et ce bonnet, dont les Corses attribuent
l'origine aux casques de l'Antiquité; tandis
que les Genois le disent inventé par les
voleurs de grands chemins, pour n'être pas
connus, comme si, durant le Gouvernement des
Genois, les brigands publics avoient eu à
craindre quelque punition! Je suis sûr
cependant que vous aurez pris le bon parti avec ces
aimables et charmantes Dames, en leur insinuaut,
que le cur des Belles est fait pour la
compassion, mais non pas pour le mépris et
la tyrannie; et j'espère qu'ainsi vous serez
facilement rentré dans leurs bonnes
graces.
D'abord
aprés mon retour à Corte je
reçus avis du débarquement
sécret d'Abbatucci sur la Côte de
Solenzara. Toutes les apparences font
présumer qu'il est venu avec un dessein
contraire à la tranquillité publique.
Il s'est cependant constitué prisonnier au
Château et proteste de son repentir. En
passant par Bogognano, j'appris qu'un Capitaine
Genois reformé cherchoit des compagnons pour
m'assassiner. Il ne put y réussir, et se
voyant découvert, il se sauva dans les bois,
où il a été tué par un
détachement que les Magistrats des Provinces
ultramontaines avoient envoyé à sa
poursuite. Ces embuches ne paroissent pas
être de bons préliminaires pour notre
accommodement avec la Republique de Gènes.
Je tiens actuellement le Syndicat dans cette
Province de Nebbio. Vers le 10 du mois prochain,
j'irai, pour le même objet, dans la Province
de Capo - Corso, et au mois de Fevrier, je
m'arrêterai probablement quelque tems
à Balagna. Je retournerai ensuite à
Corte au printems, pour me préparer à
l'ouverture de la Consulte Générale.
En tous lieux votre amitié sera
présente à mon esprit, et je ne
souhaite rien tant que d'entretenir votre
correspondance. En attendant croyez moi,
Votre
très-affectionné ami
PASCAL
PAOLI.
Patrimonio,
ce 23 Décembre
1765.
Tirée
de:
Relation de l'isle de Corse, journal d'un voyage
dans cette isle, et mémoires de Pascal
Paoli. Par Jaques Boswell, Ecuyer. Traduit de
l'anglois sur la seconde edition par J. P. I. du
Bois. A la Haye, chez Frederic Staatman, librairie,
sur le Kalvermarkt, MDCCLXIX.

James Boswell (1740-1795)

An account of Corsica, the journal of a tour to
that island,
and memoirs of Pascal Paoli (1768)
|
![Ritratto di Pasquale Paoli - Incisione tratta da: Relazione della Corsica di Giacomo Boswell Scudiere [...] 1768 [....](Archivio di Stato di Torino)](pasqualepaoli-libroboswell.gif)
Incisione
tratta da: Relazione della Corsica di Giacomo
Boswell Scudiere, trasportata in italiano
dall'originale inglese stampato in Glatgua nel
1768 [...], Londra 1769, presso
Williams (Archivio
di Stato di Torino
).
Consulter
cette note en français
Il testo del
diario di viaggio in Corsica dell'inglese James
Boswell, An account of
Corsica, pubblicato a Londra nel
1768, fin dalla sua prima edizione conosce una
grande notorietà e viene presto tradotto e
pubblicato in altri paesi europei (l'edizione
francese è del 1769, così come quella
italiana).
Boswell apre il
suo resoconto di viaggio spiegandone il contesto:
Having resolved to pass some years abroad,
for my instruction and entertainment, I conceived a
design of visiting the island of Corsica.
La scelta della meta era totalmente insolita
rispetto alle abitudini del tempo: la Corsica era
allora a place which no body else had
seen, ma Boswell spiega che la sua
decisione è ispirata dalla volontà di
vedere direttamente what was to be seen no
where else, a people actually fighting for
liberty.
Grazie anche alla
lettera di presentazione fornitagli da Rousseau,
Boswell viene ricevuto da Paoli che lo ospita e gli
concede lunghi colloqui. La loro amicizia prosegue
nel tempo attraverso lo scambio di lettere e i due
si incontrano nuovamente quando Paoli lascia la
Corsica dopo la sconfitta di Ponte Nuovo (8 maggio
1769) e si rifugia a Londra.
La lettera qui
presentata venne inviata il 23 dicembre 1765 da
Pasquale Paoli in risposta a Boswell, che gli aveva
scritto da Bastia per congedarsi da lui prima di
lasciare la Corsica "with reluctance" per
raggiungere Genova.
Boswell, grande
ammiratore di Paoli, fu molto colpito da questa
lettera: His answer to my first letter is
written with so much spirit, that I begged his
permission to publish it, which he granted in the
genteelest manner e la inserì al
termine del suo diario di viaggio affermando con
orgoglio: "I am thus enabled to present my
readers with an original letter from Paoli".
Boswell attribuiva tanta importanza alla lettera da
riportarne in nota il testo originale, in italiano;
la nota venne mantenuta anche nella traduzione
francese, pubblicata nel 1769.
Nell'edizione
italiana moderna del diario, intitolata "Viaggio
in Corsica", a cura di Attilio Brilli
(Sellerio, 1989), questa lettera è
sorprendentemente presentata in traduzione
dall'inglese, perdendo quindi del tutto il sapore
particolare della lingua utilizzata da Paoli e
addirittura la memoria stessa del fatto che egli
avesse utilizzato l'italiano; manca inoltre la
frase riferita ai Genovesi: "come se in tempo
del loro governo avessero mai avuta apprensione di
castigo i ladri pubblici!".
La lettera
è di grande interesse perché mostra,
in un contesto di scambio epistolare amichevole ma
non del tutto informale, la qualità della
lingua italiana utilizzata da Paoli. Permette
inoltre di cogliere alcuni aspetti della sua
personalità: in particolare lo spirito
ironico (gallant pleasantry", secondo
Boswell) col quale Paoli allude sia alle vicende
drammatiche che sta attraversando, sia all'immagine
della Corsica che Boswell potrà ritrovare
ritornando nei paesi colti e ameni,
in particolare a Genova dove le dame
sicuramente lo costringeranno alla
quarantena per liberarlo di ogni anche
più leggiero influsso, che possa avere
portato seco dell' aria di questo paese...
Ma attraverso lo schermo dell'ironia e del gioco
verbale, la lettera fa intravedere quella che
Boswell chiama "the firmness of an heroick
mind".
[a
cura di Maria Cristina Ferro -
11/04/2007]
Le
texte du journal de voyage en Corse par l'anglais
James Boswell, An account of Corsica,
fut publié à Londres en 1768.
Dès sa première édition, ce
livre connaît une grande
notoriété et sera rapidement traduit
et publié dans plusieurs pays
européens (l' édition
française, aussi bien que l'édition
italienne, date de 1769).
Boswell
commence son récit de voyage en nous donnant
des indications à propos du contexte:
"Having resolved to pass some years abroad, for
my instruction and entertainment, I conceived a
design of visiting the island of Corsica". Le
choix de la destination était tout à
fait insolite par rapport aux habitudes de
l'époque; la Corse était: "a place
which no body else had seen", pourtant Boswell
explique que sa décision a été
inspirée par la volonté de voir
directement "what was to be seen no where else,
a people actually fighting for liberty".
C'est
grâce aussi à la lettre de
présentation que Rousseau lui a fournie, que
Boswell est reçu chez Paoli; ce dernier lui
offre l'hospitalité et s'entretient
longuement avec lui. Leur amitié se poursuit
à travers un échange
épistolaire; et il se rencontrent de
nouveau, quand Paoli quitte la Corse après
la Défaite de Ponte Nuovo (8 mai 1769) et se
réfugie à Londres.
La
lettre publiée ici a été
envoyée le 23 décembre 1765 par
Pasquale Paoli comme réponse à
Boswell, qui lui avait écrit de Bastia pour
prendre congé avant de laisser la Corse
"with reluctance" pour atteindre
Gênes.
Boswell
était un grand admirateur de Pasquale Paoli
et fut très frappé par cette lettre:
"His answer to my first letter is written with
so much spirit, that I begged his permission to
publish it, which he granted in the genteelest
manner". Il l'inséra donc dans son
journal de voyage, en affirmant orgueuilleusement:
"I am thus enabled to present my readers with an
original letter from Paoli". Boswell attribuait
tant d'importance à cette lettre qu'il
transcrivit dans ses notes le texte originel en
italien. Cette note fut maintenue telle quelle dans
la traduction française publiée en
1796.
En
revanche dans l'édition italienne moderne du
journal de voyage, intitulé "Viaggio in
Corsica" par Attilio Brilli (Sellerio, 1989),
la lettre est étrangement
présentée dans sa traduction de
l'anglais, et l'on perd complètement, au
passage, la saveur toute particulière de la
langue employée par Paoli ainsi que
la
mémoire même du fait que Boswell se
soit exprimé en italien. De plus, il y
manque la phrase concernant les Génois:
"come se in tempo del loro governo avessero mai
avuta apprensione di castigo i ladri
pubblici!".
Il
s'agit d'une lettre très
intéressante, car on y peut constater la
qualité de la langue italienne
utilisée par Paoli dans le contexte d'un
échange épistolaire amical mais pas
complètement informel. Elle permet, de
surcroît, de saisir certains aspects de la
personnalité de son auteur, en particulier
l'ironie ("gallant pleasantry",
d'après Boswell) avec laquelle Paoli
fait allusion tant aux événements
dramatiques qu'il en en train de vivre qu'à
l'image de la Corse que Boswell pourra retrouver,en
retournant dans les pays colti e ameni, en
particulier Gênes, où les dame
le mettront certainement en quarantena
afinqu'il se purge di ogni anche più
leggiero influsso, che possa avere portato seco
dell' aria di questo paese...
Mais à travers l'ironie et la joute
verbale la lettre soulève un coin de voile
sur ce que Boswel nomme: "the firmness of an
heroick mind".
[traduction
RP et SP]
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