Documentazione - Documentation



Pasquale Paoli (1725 - 1807). Vogliamo contribuire alla conoscenza di questo personaggio proponendo documenti che permettano di conoscere la sua vita e la sua vicenda storica: in particolare i suoi scritti, da quelli destinati a un uso ufficiale e pubblico a quelli più privati e quotidiani; testi che sono quasi sempre in italiano, lingua dell'espressione scritta in Corsica a quell'epoca.

Pascal Paoli (1725 - 1807). Nous essayons de contribuer à la connaissance de ce personnage à travers des documents qui nous renseignent sur sa vie et sur son histoire. Il s'agit en particulier de ses écrits, dont certains étaient destinés à un usage officiel et publique, alors que d'autre possédaient un caractère plus privé et quotidien. Ce sont des textes presque toujours en langue italienne, qui à l'époque était la langue de l'expression écrite en Corse.



An original letter from Paoli:
l'inizio della corrispondenza con James Boswell



Testo originale in italiano
Traduction en français de l’époque

STIMATISSIMO SIGNOR BOSWELL.

RICEVEI la lettera che mi favori da Bastia, e mi consolo assai colla notizia di essersi rimessa in perfetta salute. Buon per lei che cadde in mano di un valente medico! Quando altra volta il disgusto de' paesi colti, ed ameni lo prendesse, e lo portasse in questa infelice contrada, procurerò che sia alloggiata in camere più calde, e custodita [custodite] di quelle della casa Colonna in Sollacarò; mà ella ancora dovrà contentarsi di non viaggiare quando la giornata, e la stagione vogliono che si resti in casa per attendere il tempo buono. Io resto ora impaziente per la lettera che ha promesso scrivermi da Genova, dove dubito assai che la delicatezza di quelle dame non le abbia fatto fare qualche giorno di quarantena, per ispurgarsi di ogni anche più leggiero influsso, che possa avere portato seco dell'aria di questo paese; e molto più, se le fosse venuto il capriccio di far vedere quell' abito di veluto Corso, e quel berrettone di cui i Corsi vogliono l'origine dagli elmi antichi, ed i Genovesi lo dicono inventato da quelli che, rubando alla strada, non vogliano essere conosciuti: come se in tempo del loro governo avessero mai avuta apprensione di castigo i ladri pubblici! Son sicuro però, che ella presso [preso] avrà il buon partito con quelle amabili, e delicate persone, insinuando alle medesime, che il cuore delle belle è fatto per la compassione, non per il disprezzo, e per la tirannia; e cosi [così] sarà rientrato facilmente nella lor grazia.
Io ritornato in Corte ebbi subito la notizia del secreto sbarco dell'Abbatucci nelle spiaggie di Solenzara. Tutte le apparenze fanno credere che il medesimo sia venuto con disegni opposti alla pubblica quiete; pure si è constituito in castello, e protesta ravvedimento. Nel venire per Bocognano si seppe, che un capitano riformato Genovese cercava compagni per assassinarmi. Non potè rinvenirne e vedendosi scoperto si pose alla macchia, dove è stato ucciso dalle squadriglie che gli tenevano dietro i magistrati delle provincie oltramontane. Queste insidie non sembrano buoni preliminari del nostro accomodamento colla repubblica di Genova. Io sto passando il sindicato a questa provincia di Nebbio. Verso il 10 dell' entrante anderò per l'istesso oggetto in quella del Capocorso, ed il mese di Febrajo facilmente mi trattenerò in Balagna. Ritornerò poi in Corte alla primavera, per prepararmi all'apertura della consulta generale. In ogni luogo avrò presente la sua amicizia, e sarò desideroso de' continui suoi riscontri. Frattanto ella mi creda.

Suo affettuosissimo amico

PASQUALE DE' PAOLI.

PATRIMONIO,
23 Decembre, 1765.

Tratto da:
An account of Corsica, the journal of a tour to that island, and memoirs of Pascal Paoli. By James Boswell, Esq; Glasgow, printed by Robert and Andrew Foulis for Edward and Charles Dilly in the Poultry, London, MDCCLXVIII




Traduction en français de l’époque

J'ai reçu la lettre dont vous m'avez favorisé de Bastia, et je suis fort consolé d'apprendre que vous soyez rétabli en parfaite santé. Il est heureux pour vous d'être tombé entre les mains d'un habile Médecin. Quand vous serez de nouveau dégoûté des Contrées civilisées et agréables, et que l'envie vous prendra de revenir en ce malheureux Païs, j'aurai soin de vous procurer un logement dans des chambres plus chaudes et mieux fermées que celles de la Maison de Colonna à Sollacarò; mais vous devriez encore vous résoudre à ne point voyager quand la journée et la saison veulent qu'on reste chez soi pour attendre le beau tems. Je suis à présent impatient de recevoir la lettre que vous me promettez de Gènes, où je ne doute pas que la délicatesse des Dames ne vous aît fait faire quelques jours de quarantaine pour vous purifier de la plus légère influence que vous pouvez y avoir apportée de l'air ce Païs: et bien plus encore s'il vous étoit venu dans l'esprit de leur faire voir cet habit de velours de Corse, et ce bonnet, dont les Corses attribuent l'origine aux casques de l'Antiquité; tandis que les Genois le disent inventé par les voleurs de grands chemins, pour n'être pas connus, comme si, durant le Gouvernement des Genois, les brigands publics avoient eu à craindre quelque punition! Je suis sûr cependant que vous aurez pris le bon parti avec ces aimables et charmantes Dames, en leur insinuaut, que le cœur des Belles est fait pour la compassion, mais non pas pour le mépris et la tyrannie; et j'espère qu'ainsi vous serez facilement rentré dans leurs bonnes graces.

D'abord aprés mon retour à Corte je reçus avis du débarquement sécret d'Abbatucci sur la Côte de Solenzara. Toutes les apparences font présumer qu'il est venu avec un dessein contraire à la tranquillité publique. Il s'est cependant constitué prisonnier au Château et proteste de son repentir. En passant par Bogognano, j'appris qu'un Capitaine Genois reformé cherchoit des compagnons pour m'assassiner. Il ne put y réussir, et se voyant découvert, il se sauva dans les bois, où il a été tué par un détachement que les Magistrats des Provinces ultramontaines avoient envoyé à sa poursuite. Ces embuches ne paroissent pas être de bons préliminaires pour notre accommodement avec la Republique de Gènes. Je tiens actuellement le Syndicat dans cette Province de Nebbio. Vers le 10 du mois prochain, j'irai, pour le même objet, dans la Province de Capo - Corso, et au mois de Fevrier, je m'arrêterai probablement quelque tems à Balagna. Je retournerai ensuite à Corte au printems, pour me préparer à l'ouverture de la Consulte Générale. En tous lieux votre amitié sera présente à mon esprit, et je ne souhaite rien tant que d'entretenir votre correspondance. En attendant croyez moi,

Votre très-affectionné ami

PASCAL PAOLI.

Patrimonio,
ce 23 Décembre
1765.

Tirée de:
Relation de l'isle de Corse, journal d'un voyage dans cette isle, et mémoires de Pascal Paoli. Par Jaques Boswell, Ecuyer. Traduit de l'anglois sur la seconde edition par J. P. I. du Bois. A la Haye, chez Frederic Staatman, librairie, sur le Kalvermarkt, MDCCLXIX.

 

James Boswell

James Boswell (1740-1795)




An account of Corsica, the journal of a tour to that island,
and memoirs of Pascal Paoli (1768)

Ritratto di Pasquale Paoli - Incisione tratta da: Relazione della Corsica di Giacomo Boswell Scudiere [...] 1768 [....](Archivio di Stato di Torino)
Incisione tratta da: Relazione della Corsica di Giacomo Boswell Scudiere, trasportata in italiano dall'originale inglese stampato in Glatgua nel 1768 [...], Londra 1769, presso Williams (Archivio di Stato di Torino ).


Consulter cette note en français

Il testo del diario di viaggio in Corsica dell'inglese James Boswell, An account of Corsica, pubblicato a Londra nel 1768, fin dalla sua prima edizione conosce una grande notorietà e viene presto tradotto e pubblicato in altri paesi europei (l'edizione francese è del 1769, così come quella italiana).

Boswell apre il suo resoconto di viaggio spiegandone il contesto: “Having resolved to pass some years abroad, for my instruction and entertainment, I conceived a design of visiting the island of Corsica”. La scelta della meta era totalmente insolita rispetto alle abitudini del tempo: la Corsica era allora “a place which no body else had seen”, ma Boswell spiega che la sua decisione è ispirata dalla volontà di vedere direttamente “what was to be seen no where else, a people actually fighting for liberty”.

Grazie anche alla lettera di presentazione fornitagli da Rousseau, Boswell viene ricevuto da Paoli che lo ospita e gli concede lunghi colloqui. La loro amicizia prosegue nel tempo attraverso lo scambio di lettere e i due si incontrano nuovamente quando Paoli lascia la Corsica dopo la sconfitta di Ponte Nuovo (8 maggio 1769) e si rifugia a Londra.

La lettera qui presentata venne inviata il 23 dicembre 1765 da Pasquale Paoli in risposta a Boswell, che gli aveva scritto da Bastia per congedarsi da lui prima di lasciare la Corsica "with reluctance" per raggiungere Genova.

Boswell, grande ammiratore di Paoli, fu molto colpito da questa lettera: “His answer to my first letter is written with so much spirit, that I begged his permission to publish it, which he granted in the genteelest manner” e la inserì al termine del suo diario di viaggio affermando con orgoglio: "I am thus enabled to present my readers with an original letter from Paoli". Boswell attribuiva tanta importanza alla lettera da riportarne in nota il testo originale, in italiano; la nota venne mantenuta anche nella traduzione francese, pubblicata nel 1769.

Nell'edizione italiana moderna del diario, intitolata "Viaggio in Corsica", a cura di Attilio Brilli (Sellerio, 1989), questa lettera è sorprendentemente presentata in traduzione dall'inglese, perdendo quindi del tutto il sapore particolare della lingua utilizzata da Paoli e addirittura la memoria stessa del fatto che egli avesse utilizzato l'italiano; manca inoltre la frase riferita ai Genovesi: "come se in tempo del loro governo avessero mai avuta apprensione di castigo i ladri pubblici!".

La lettera è di grande interesse perché mostra, in un contesto di scambio epistolare amichevole ma non del tutto informale, la qualità della lingua italiana utilizzata da Paoli. Permette inoltre di cogliere alcuni aspetti della sua personalità: in particolare lo spirito ironico (“gallant pleasantry", secondo Boswell) col quale Paoli allude sia alle vicende drammatiche che sta attraversando, sia all'immagine della Corsica che Boswell potrà ritrovare ritornando nei paesi colti e ameni, in particolare a Genova dove le dame sicuramente lo costringeranno alla quarantena per liberarlo di ogni anche più leggiero influsso, che possa avere portato seco dell' aria di questo paese...
Ma attraverso lo schermo dell'ironia e del gioco verbale, la lettera fa intravedere quella che Boswell chiama "the firmness of an heroick mind".

[a cura di Maria Cristina Ferro - 11/04/2007]


Le texte du journal de voyage en Corse par l'anglais James Boswell, An account of Corsica, fut publié à Londres en 1768. Dès sa première édition, ce livre connaît une grande notoriété et sera rapidement traduit et publié dans plusieurs pays européens (l' édition française, aussi bien que l'édition italienne, date de 1769).

Boswell commence son récit de voyage en nous donnant des indications à propos du contexte: "Having resolved to pass some years abroad, for my instruction and entertainment, I conceived a design of visiting the island of Corsica". Le choix de la destination était tout à fait insolite par rapport aux habitudes de l'époque; la Corse était: "a place which no body else had seen", pourtant Boswell explique que sa décision a été inspirée par la volonté de voir directement "what was to be seen no where else, a people actually fighting for liberty".

C'est grâce aussi à la lettre de présentation que Rousseau lui a fournie, que Boswell est reçu chez Paoli; ce dernier lui offre l'hospitalité et s'entretient longuement avec lui. Leur amitié se poursuit à travers un échange épistolaire; et il se rencontrent de nouveau, quand Paoli quitte la Corse après la Défaite de Ponte Nuovo (8 mai 1769) et se réfugie à Londres.

La lettre publiée ici a été envoyée le 23 décembre 1765 par Pasquale Paoli comme réponse à Boswell, qui lui avait écrit de Bastia pour prendre congé avant de laisser la Corse "with reluctance" pour atteindre Gênes.

Boswell était un grand admirateur de Pasquale Paoli et fut très frappé par cette lettre: "His answer to my first letter is written with so much spirit, that I begged his permission to publish it, which he granted in the genteelest manner". Il l'inséra donc dans son journal de voyage, en affirmant orgueuilleusement: "I am thus enabled to present my readers with an original letter from Paoli". Boswell attribuait tant d'importance à cette lettre qu'il transcrivit dans ses notes le texte originel en italien. Cette note fut maintenue telle quelle dans la traduction française publiée en 1796.

En revanche dans l'édition italienne moderne du journal de voyage, intitulé "Viaggio in Corsica" par Attilio Brilli (Sellerio, 1989), la lettre est étrangement présentée dans sa traduction de l'anglais, et l'on perd complètement, au passage, la saveur toute particulière de la langue employée par Paoli ainsi que la mémoire même du fait que Boswell se soit exprimé en italien. De plus, il y manque la phrase concernant les Génois: "come se in tempo del loro governo avessero mai avuta apprensione di castigo i ladri pubblici!".

Il s'agit d'une lettre très intéressante, car on y peut constater la qualité de la langue italienne utilisée par Paoli dans le contexte d'un échange épistolaire amical mais pas complètement informel. Elle permet, de surcroît, de saisir certains aspects de la personnalité de son auteur, en particulier l'ironie ("gallant pleasantry", d'après Boswell) avec laquelle Paoli fait allusion tant aux événements dramatiques qu'il en en train de vivre qu'à l'image de la Corse que Boswell pourra retrouver,en retournant dans les pays colti e ameni, en particulier Gênes, où les dame le mettront certainement en quarantena afinqu'il se purge di ogni anche più leggiero influsso, che possa avere portato seco dell' aria di questo paese...
Mais à travers l'ironie et la joute verbale la lettre soulève un coin de voile sur ce que Boswel nomme: "the firmness of an heroick mind".

[traduction RP et SP]


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