L'association "Radiche" nait de la
conscience qu'entre la Corse et l'Italie ont existe', et
continuent d'exister encore aujourd'hui, de profondes
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Gesù appassionato" - "Gesù mio con
dure funi" Gesù mio
con dure funi Gesù mio
la bella faccia Gesù mio
di fango e sputi Gesù mio
le sacre membra Gesù mio
la nobil fronte Gesù mio
sulle tue spalle Gesù mio
la dolce bocca Gesù mio
le sante mani Gesù mio
li belli piedi Gesù mio
l'amante cuore O Maria quel tuo
bel figlio Sono stato io
l'ingrato O Maria le sette
spade O Maria del caro
figlio O Maria
Gesù già morto O Maria presso la
tomba O Maria con tante
pene Il testo proposto
qui a sinistra, trascritto da foglietti volanti
distribuiti ai partecipanti, viene utilizzato nella
processione del Giovedì Santo a Campana
(Valle d'Orezza, Corsica). La prima
pubblicazione attualmente nota del testo, con il
titolo Alla Passione di Gesù Cristo,
è presente nell'edizione del 1738 di Via
facile e sicura del Paradiso, di Gennaro Maria
Sarnelli, prete napoletano nato nel 1702 e dal 1733
divenuto seguace e collaboratore di Sant'Alfonso
Maria de Liguori, fondatore della Congregazione del
SS. Redentore (Padri Redentoristi). Dopo la morte del
Sarnelli, avvenuta nel 1741, il canto compare con
il titolo A Gesù appassionato
in tutte le successive edizioni della raccolta di
Canzoncine Spirituali di sant'Alfonso Maria
de' Liguori, man mano accresciute di nuove
composizioni. Riportiamo il
testo, tratto dall'Opera Omnia di sant'Alfonso
Maria de Liguori, presentando il ritornello nella
forma attualmente più diffusa e già
presente nella prima versione del 1738 (mentre il
testo dell'Opera Omnia riporta come ritornello
"Sono stata io l'ingrata / ah mio Dio, perdon
pietà"): Gesù
mio, con dure funi Gesù
mio, la bella Faccia Gesù
mio, di fango e sputi Gesù
mio, le belle Carni Gesù
mio, la nobil Fronte Gesù
mio, sulle tue Spalle Gesù
mio, la dolce Bocca Gesù
mio, quei stanchi Piedi Gesù
mio, l'amante Core O Maria,
quel tuo bel Figlio Sono
stato io l'ingrato, È curioso
notare che l'autore dell'Arpa di Sacre laudi e
Divozioni riporta, immediatamente prima di A
Giesù paziente, una parafrasi
della Salve Regina: Dio ti
salve Regina, A voi
sospira e geme Maria,
mar di dolcezza, Noi
miseri accogliete Gradite
ed ascoltate, Voi dei
nemici nostri La presenza di
quest'ultimo testo nella raccolta ha indotto ad
attribuirlo a sant'Alfonso Maria de' Liguori.
Inizia infatti ad essere inserito nelle
Canzoncine spirituali e compare ancora
nell'edizione del 1933, stampata sotto il titolo di
Canzoniere Alfonsiano, ma è collocato
in una Appendice dal titolo Canzoncine
Alfonsiane dubbie. Il testo di A
Gesù appassionato viene ulteriormente
rimaneggiato in alcune edizioni successive delle
Canzoncine spirituali, arrivando a
modificarne la metrica. Il canto compare in
numerosissime raccolte di canti sacri e libri di
devozione, a volte con l'indicazione di
sant'Alfonso Maria de' Liguori come autore, a volte
invece in forma anonima. [a
cura di Maria Cristina Ferro -
30/03/2007]
Il testo di A
Gesù appassionato è stato
musicato da diversi autori, si veda ad esempio la
versione di Johann Simon Mayr nei Fondi Musicali di
Santa Maria della Fava a Venezia: Il canto è
ancora eseguito nelle processioni della Settimana
Santa in diverse regioni d'Italia, soprattutto al
Sud. Sono reperibili on-line alcune registrazioni
dal vivo: Edizione
integrale consultabile on-line dell'Opera Omnia di
sant'Alfonso Maria de Liguori: Edizione on-line
delle Canzoncine spirituali
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Via Crucis,
Statio X
GESV SPOGLIATO ED
ABBEVERATO DI FIELE
Chiesa di S. Margherita, Carcheto, Corsica (foto
C.F. - 2006).
Ingrandire
- Ingrandà
- Grandir
Sono stato
io l'ingrato
Gesù mio perdon pietà
Come reo, come reo chi ti legò?
Chi crudel, chi crudel ti
schiaffeggiò?
Chi il bel volto, chi il bel volto
t'imbrattò?
Chi inuman, chi inuman ti
flagellò?
Chi di spine, chi di spine
coronò?
Chi la croce, chi la croce ti
addossò?
Chi di fiel, chi di fiel
t'amareggiò?
Chi con chiodi, chi con chiodi
trapassò?
Chi alla croce, chi alla croce
t'inchiodò?
Chi con lancia, chi con lancia
trapassò?
Chi l'uccise, chi l'uccise e
massacrò?
o Maria perdon pietà
Chi nel cuore, chi nel cuore ti
piantò?
Chi la morte, chi la morte
addomandò?
Chi nel grembo, chi nel grembo ti
posò?
Di Gesù, di Gesù chi ti
piagò?
Chi ti oppresse, chi ti oppresse e
straziò?
Testo
utilizzato nella processione del Giovedì
Santo 2006 a Campana (Valle d'Orezza, Corsica).
Versione Pdf
A
proposito di questa specifica processione, si legga
il testo in lingua corsa con una testimonianza
diretta:
GHJOVI
SANTU
À
mumenti hé Ghjovi Santu... "Chi
primura!", mi dicerete... Ma a primura ci
hé, chi sò campanese; sò di A
Campana, una di e 14 cumune di a Pieve
d'Orezza, in Castagniccia; da u purtellu di a
mio camara vecu l'isula Elba
[...]
Note sul testo di "Gesù mio con dure
funi"
(con una notizia sul "Dio vi salvi
Regina")
Al volume del Sarnelli sono allegate alcune
Canzoncine Divote in lode della Gran
Trinità, di Gesù Cristo, del SS.
Sagramento e della Divina Madre: da cantarsi nelle
dottrine, nella vita divota, nelle scuole de'
fanciulli e delle fanciulle, nelle campagne, nei
monasteri e nei lavori. Pare che quasi tutte le
canzoncine fossero in realtà opera di
sant'Alfonso stesso. Scrive infatti il Sarnelli al
Liguori nell'estate del 1733: "In una bottega si
vendono li libretti colle vostre canzoncine";
"[...] procuro far stampare a posta la
Vera sapienza del Segneri, coll'aggiunta
delle canzoncine, se sieno di
partito"
[1].
Era pratica comune all'epoca inserire nei libri di
devozione raccolte di "canzoncine" senza indicarne
l'autore.
Come reo chi ti legò?
Sono stato io l'ingrato
Ah mio Dio, perdon,
pietà.
Chi crudele ti
schiaffeggiò?
Il bel Volto chi t'imbrattò?
Chi spietato ti
flagellò?
Chi di spine ti
coronò?
Chi la Croce ti
caricò?
Chi di fiele t'amareggiò?
Gesù mio, le Sacre Mani
Chi con chiodi ti
trapassò?
Alla Croce chi
t'inchiodò?
Colla lancia chi ti
passò?
Chi l'uccise, chi tel
rubò?
O Maria, perdon,
pietà.
Nel 1749 viene
pubblicata a Napoli da un anonimo Gesuita la
raccolta L'Arpa di Sacre Laudi e Divozioni ad
uso delle Missioni; vi compare anche il testo
di A Gesù appassionato, ma
parzialmente rimaneggiato, con il titolo A
Giesù paziente e con l'aggiunta di due
strofe rivolte alla Madonna.
E Madre universale,
Per cui favor si sale
Al Paradiso.
Voi siete gioia e riso
Di tutti i sconsolati,
Di tutti i tribolati,
Unica Speme.
Il nostro afflitto cuore
In un mar di dolore
E d'amarezza.
I vostri occhi pietosi,
Materni ed amorosi
A noi volgete.
Nel vostro santo Velo,
E il vostro Figlio in Cielo
A noi mostrate.
O Vergine Maria,
Dolce, clemente e pia,
Gli affetti nostri.
A noi date vittoria;
E poi l'eterna gloria
In Paradiso.
In realtà il canto, adottato come inno della
Corsica nel 1735, risale alla fine del XVII secolo
e sarebbe stato composto da un gesuita, Francesco
de Geronimo (1642 - 1716), originario di Grottaglie
ma operante a Napoli.
Fonti
utilizzate, consultabili per
approfondimenti:
http://smcfava.regione.veneto.it/autori/m/mayr_solari/481_scheda.htm
Belvedere Marittimo (in provincia di
Cosenza), 1997
http://www.belvederemarittimo.com/link17.htm
Calitri (in provincia di Avellino) a
metà degli anni 70 .
http://www.calitritradizioni.it/canti_religiosi.asp
http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/copertina.htm
http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/_IDX032.HTM
basata sull'edizione a stampa del Canzoniere
Alfonsiano, a cura di Oreste Gregorio, Tip.
Contieri, Angri 1933.
Si veda in particolare:
la Scheda di P. Maurice De Meulemeester
tratta da Bibliographie générale
des écrivains rédemptoristes,
Louvain 1933, pp. 50-51
e l'Introduzione di Oreste Gregorio, tratta
da Canzoniere Alfonsiano - Studio critico ed
estetico del testo, Angri Tip. Contieri, 1933,
pp. V-IX; 3-29.
[1] Lettere di Gennaro
Maria Sarnelli a S. Alfonso Maria de Liguori in
http://www.ciorani.it/doc/LettereSarnelli_parteprima.pdf)