Tradizioni religiose - Traditions religieuses



"A Gesù appassionato" - "Gesù mio con dure funi"


Via Crucis, statio X - Carcheto - Corsica
Via Crucis, Statio X
GESV SPOGLIATO ED
ABBEVERATO DI FIELE

Chiesa di S. Margherita, Carcheto, Corsica (foto C.F. - 2006).
Ingrandire - Ingrandà - Grandir



Sono stato io l'ingrato
Gesù mio perdon pietà

Gesù mio con dure funi
Come reo, come reo chi ti legò?

Gesù mio la bella faccia
Chi crudel, chi crudel ti schiaffeggiò?

Gesù mio di fango e sputi
Chi il bel volto, chi il bel volto t'imbrattò?

Gesù mio le sacre membra
Chi inuman, chi inuman ti flagellò?

Gesù mio la nobil fronte
Chi di spine, chi di spine coronò?

Gesù mio sulle tue spalle
Chi la croce, chi la croce ti addossò?

Gesù mio la dolce bocca
Chi di fiel, chi di fiel t'amareggiò?

Gesù mio le sante mani
Chi con chiodi, chi con chiodi trapassò?

Gesù mio li belli piedi
Chi alla croce, chi alla croce t'inchiodò?

Gesù mio l'amante cuore
Chi con lancia, chi con lancia trapassò?

O Maria quel tuo bel figlio
Chi l'uccise, chi l'uccise e massacrò?

Sono stato io l'ingrato
o Maria perdon pietà

O Maria le sette spade
Chi nel cuore, chi nel cuore ti piantò?

O Maria del caro figlio
Chi la morte, chi la morte addomandò?

O Maria Gesù già morto
Chi nel grembo, chi nel grembo ti posò?

O Maria presso la tomba
Di Gesù, di Gesù chi ti piagò?

O Maria con tante pene
Chi ti oppresse, chi ti oppresse e straziò?


Testo utilizzato nella processione del Giovedì Santo 2006 a Campana (Valle d'Orezza, Corsica).
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A proposito di questa specifica processione, si legga il testo in lingua corsa con una testimonianza diretta:

GHJOVI SANTU
À mumenti hé Ghjovi Santu... "Chi primura!", mi dicerete... Ma a primura ci hé, chi sò campanese; sò di A Campana, una di e 14 cumune di a Pieve d'Orezza, in Castagniccia; da u purtellu di a mio camara vecu l'isula Elba [...]


Note sul testo di "Gesù mio con dure funi"
(con una notizia sul "Dio vi salvi Regina")

Il testo proposto qui a sinistra, trascritto da foglietti volanti distribuiti ai partecipanti, viene utilizzato nella processione del Giovedì Santo a Campana (Valle d'Orezza, Corsica).

La prima pubblicazione attualmente nota del testo, con il titolo Alla Passione di Gesù Cristo, è presente nell'edizione del 1738 di Via facile e sicura del Paradiso, di Gennaro Maria Sarnelli, prete napoletano nato nel 1702 e dal 1733 divenuto seguace e collaboratore di Sant'Alfonso Maria de Liguori, fondatore della Congregazione del SS. Redentore (Padri Redentoristi).
Al volume del Sarnelli sono allegate alcune Canzoncine Divote in lode della Gran Trinità, di Gesù Cristo, del SS. Sagramento e della Divina Madre: da cantarsi nelle dottrine, nella vita divota, nelle scuole de' fanciulli e delle fanciulle, nelle campagne, nei monasteri e nei lavori. Pare che quasi tutte le canzoncine fossero in realtà opera di sant'Alfonso stesso. Scrive infatti il Sarnelli al Liguori nell'estate del 1733: "In una bottega si vendono li libretti colle vostre canzoncine"; "[...] procuro far stampare a posta la Vera sapienza del Segneri, coll'aggiunta delle canzoncine, se sieno di partito"
[1]. Era pratica comune all'epoca inserire nei libri di devozione raccolte di "canzoncine" senza indicarne l'autore.

Dopo la morte del Sarnelli, avvenuta nel 1741, il canto compare con il titolo A Gesù appassionato in tutte le successive edizioni della raccolta di Canzoncine Spirituali di sant'Alfonso Maria de' Liguori, man mano accresciute di nuove composizioni.

Riportiamo il testo, tratto dall'Opera Omnia di sant'Alfonso Maria de Liguori, presentando il ritornello nella forma attualmente più diffusa e già presente nella prima versione del 1738 (mentre il testo dell'Opera Omnia riporta come ritornello "Sono stata io l'ingrata / ah mio Dio, perdon pietà"):

A Gesù appassionato

Gesù mio, con dure funi
Come reo chi ti legò? 

Sono stato io l'ingrato
Ah mio Dio, perdon, pietà.

Gesù mio, la bella Faccia
Chi crudele ti schiaffeggiò?

Gesù mio, di fango e sputi
Il bel Volto chi t'imbrattò?

Gesù mio, le belle Carni
Chi spietato ti flagellò? 

Gesù mio, la nobil Fronte
Chi di spine ti coronò? 

Gesù mio, sulle tue Spalle
Chi la Croce ti caricò? 

Gesù mio, la dolce Bocca
Chi di fiele t'amareggiò?

Gesù mio, le Sacre Mani
Chi con chiodi ti trapassò?

Gesù mio, quei stanchi Piedi
Alla Croce chi t'inchiodò?
 

Gesù mio, l'amante Core
Colla lancia chi ti passò?
 

O Maria, quel tuo bel Figlio
Chi l'uccise, chi tel rubò?
 

Sono stato io l'ingrato,
O Maria, perdon, pietà.


Nel 1749 viene pubblicata a Napoli da un anonimo Gesuita la raccolta L'Arpa di Sacre Laudi e Divozioni ad uso delle Missioni; vi compare anche il testo di A Gesù appassionato, ma parzialmente rimaneggiato, con il titolo A Giesù paziente e con l'aggiunta di due strofe rivolte alla Madonna.

È curioso notare che l'autore dell'Arpa di Sacre laudi e Divozioni riporta, immediatamente prima di A Giesù paziente, una parafrasi della Salve Regina:

Dio ti salve Regina,
E Madre universale,
Per cui favor si sale
Al Paradiso. 

Voi siete gioia e riso
Di tutti i sconsolati,
Di tutti i tribolati,
Unica Speme. 

A voi sospira e geme
Il nostro afflitto cuore
In un mar di dolore
E d'amarezza. 

Maria, mar di dolcezza,
I vostri occhi pietosi,
Materni ed amorosi
A noi volgete. 

Noi miseri accogliete
Nel vostro santo Velo,
E il vostro Figlio in Cielo
A noi mostrate. 

Gradite ed ascoltate,
O Vergine Maria,
Dolce, clemente e pia,
Gli affetti nostri. 

Voi dei nemici nostri
A noi date vittoria;
E poi l'eterna gloria
In Paradiso.

La presenza di quest'ultimo testo nella raccolta ha indotto ad attribuirlo a sant'Alfonso Maria de' Liguori. Inizia infatti ad essere inserito nelle Canzoncine spirituali e compare ancora nell'edizione del 1933, stampata sotto il titolo di Canzoniere Alfonsiano, ma è collocato in una Appendice dal titolo Canzoncine Alfonsiane dubbie.
In realtà il canto, adottato come inno della Corsica nel 1735, risale alla fine del XVII secolo e sarebbe stato composto da un gesuita, Francesco de Geronimo (1642 - 1716), originario di Grottaglie ma operante a Napoli.

Il testo di A Gesù appassionato viene ulteriormente rimaneggiato in alcune edizioni successive delle Canzoncine spirituali, arrivando a modificarne la metrica. Il canto compare in numerosissime raccolte di canti sacri e libri di devozione, a volte con l'indicazione di sant'Alfonso Maria de' Liguori come autore, a volte invece in forma anonima.

[a cura di Maria Cristina Ferro - 30/03/2007]


Fonti utilizzate, consultabili per approfondimenti:

Il testo di A Gesù appassionato è stato musicato da diversi autori, si veda ad esempio la versione di Johann Simon Mayr nei Fondi Musicali di Santa Maria della Fava a Venezia:
http://smcfava.regione.veneto.it/autori/m/mayr_solari/481_scheda.htm

Il canto è ancora eseguito nelle processioni della Settimana Santa in diverse regioni d'Italia, soprattutto al Sud. Sono reperibili on-line alcune registrazioni dal vivo:
Belvedere Marittimo (in provincia di Cosenza), 1997
http://www.belvederemarittimo.com/link17.htm
Calitri (in provincia di Avellino) a metà degli anni 70 .
http://www.calitritradizioni.it/canti_religiosi.asp

Edizione integrale consultabile on-line dell'Opera Omnia di sant'Alfonso Maria de Liguori:
http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/copertina.htm

Edizione on-line delle Canzoncine spirituali
http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/_IDX032.HTM
basata sull'edizione a stampa del Canzoniere Alfonsiano, a cura di Oreste Gregorio, Tip. Contieri, Angri 1933.
Si veda in particolare:
la Scheda di P. Maurice De Meulemeester tratta da Bibliographie générale des écrivains rédemptoristes, Louvain 1933, pp. 50-51
e l'Introduzione di Oreste Gregorio, tratta da Canzoniere Alfonsiano - Studio critico ed estetico del testo, Angri Tip. Contieri, 1933, pp. V-IX; 3-29.

[1] Lettere di Gennaro Maria Sarnelli a S. Alfonso Maria de Liguori in
http://www.ciorani.it/doc/LettereSarnelli_parteprima.pdf)



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