Tradizioni religiose - Traditions religieuses



"Perdono mio Dio" - "Lamentu di u Signore"/"U perdonu"


Campanesi chì facenu a so "granitula" in piazza à a chjesa di A Verdese - Corsica
Campanesi chì facenu a so "granitula" in piazza à a chjesa di A Verdese, Corsica (foto MCF - 2006).
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Perdono mio Dio
Mio Dio perdono
Perdono mio Dio
Perdono pietà

1. - Pur troppo vi offesi
Confesso o Signore
Con sommo rossore
La mia iniquità

2. - Io son quell'ingrato
Che voi Redentore
Scacciai dal mio cuore
Con tanta empietà

3. - Io son quel superbo
Che voi oltraggiai
E nulla curai
Sì gran Maestà

4.- All'oro anelando
Con somma ingiustizia
Bramò mia avarizia
Le altrui facoltà

5. - Se vidi un mendico
Ahi fiero rimorso
Negai dar soccorso
A sua povertà

6. - Pel corpo ribelle
Lasciai il mio Dio
Or piangi cor mio
La tua cecità

7. - Ardendo di sdegno
Al cielo rivolto
Con torbido volto
Con gran ferità

8. - Scagliò questa lingua
Sacrileghe voci
Bestemmie feroci
Ahi cieca empietà

9. - Il prossimo offesi
E ardito oltraggiai
Né punto curai
La sua carità

10. - Maligna ne gli altri
Odiò la grandezza
Odiò l'allegrezza
La mia iniquità

11. - Servendo a la gola
Da me fu lontana
Virtude cristiana
Sincera bontà

12. - Odioso e infingardo
Da me fu negletto
Ogni atto ogni detto
Di vera pietà

13. - E quindi il ben fatto
Fu sempre apparente
Celando a la gente
La mia infedeltà

14. - Dicevami il core
Di novo il peccato
Il verbo incarnato
In croce porrà

15. - E pur fui sì ardito
Che a Cristo mia vita
Fece altra ferita
La mia crudeltà

16. - Oh quanto fui stolto
Oh quanto fui ingrato
A un Dio svenato
Per somma bontà

17. - Oh me sventurato
Se seguo a peccare
Se seguo a piagare
Chi vita mi dà

18. - Quest'alma ribelle
nel giorno d'orrore
Al gran Redentore
Che scusa farà

19. - Allor che sdegnato
Sedendo sul trono
Con orrido suono
Così griderà

20. - Per l'uomo discesi
Nel seno materno
E nacqui d'inverno
Con gran povertà

21. - Per l'uomo s'espose
Ad aspri martori
A crudi dolori
La mia carità

22. - Per lui da la croce
Il sangue versai
La morte abbracciai
Con tanta umiltà

23. - Ma ei col peccato
Di novo il costato
Trafissemi ingrato
Con tanta empietà

24. - Va' dunque all'inferno
Dirò va' spietato
E quivi dannato
Tua stanza sarà

25. - Che dici cor mio
A tono sì atroce
Non temi la voce
Di tal Maestà

26. - Deh fa' penitenza
E chiedi perdono
Che un Dio sì buono
Negar nol saprà

27. - T'aspetta il Signore
E dentro il costato
A un mostro sì ingrato
Ricetto darà

28. - Adunque mio Dio
Al tuo sen ritorno
E quivi il soggiorno
Mio core farà

29. - Mi getto nel mare
Del sangue versato
E in esso il peccato
Sommerso sarà

30. - Vo' spender mia vita
In pianti e lamenti
Da gli occhi dolenti
Un fiume uscirà

31. - Con duri strumenti
Con aspri flagelli
I sensi ribelli
La man punirà

32. - Con spessi digiuni
Vo' il corpo frenare
Da me allontanare
La mia iniquità

33. - Va' lungi o peccato
Va' lungi dal core
Non più il mio Signore
Peccar mi vedrà

34. - Tu mio Salvatore
Per me sì piagato
Distruggi il peccato
Che morte mi dà

35. - Con tanto favore
io spero vittoria
Del cielo la gloria
A me si darà



Testo utilizzato nella processione del Giovedì Santo 2006 a Campana (Valle d'Orezza, Corsica).


A proposito di questa specifica processione, si legga il testo in lingua corsa con una testimonianza diretta:

GHJOVI SANTU
À mumenti hé Ghjovi Santu... "Chi primura!", mi dicerete... Ma a primura ci hé, chi sò campanese; sò di A Campana, una di e 14 cumune di a Pieve d'Orezza, in Castagniccia; da u purtellu di a mio camara vecu l'isula Elba [...]

Note sul testo di "Perdono mio Dio"

Questo canto è solitamente intitolato "Perdono mio Dio"; in Corsica è conosciuto anche come "Lamentu di u Signore" o semplicemente "U perdonu", mentre in Italia compare a volte sotto il titolo "Il peccatore giustificato". In alcune raccolte ottocentesche è intitolato "Il peccatore pentito chiede umilmente perdono".

La versione presentata nella colonna a sinistra è tratta da un foglietto volante usato durante la processione del Giovedì Santo a Campana (Valle d'Orezza); sono stati corretti alcuni errori di ortografia (ad esempio, "sacrilege" per "sacrileghe", "trasfessemi" per "trafissemi"). Le strofe sono in tutto trentacinque ma a Campana vengono tradizionalmente eseguite solo le prime dodici, la quindicesima e la sedicesima.

La popolarità di questo canto è testimoniata dalla sua presenza in molte raccolte di canti religiosi, i cui titoli spesso fanno riferimento alla pratica delle "Missioni al popolo" o "Sacre Missioni". Le due versioni di seguito riportate fanno ritenere che sia sostanzialmente impossibile individuare un autore del testo. Infatti si intuisce la presenza di un nucleo di alcune strofe più conosciute, sempre presenti, che probabilmente sono servite come base per creare diverse versioni del canto nel corso dei secoli.



Da L'uomo apostolico provveduto, per D. E. Parr. Berardi e D. E. Dott. Graziani Missionari Faentini - Volumetto che contiene le istruzioni sulla confessione colla giunta del Rosario meditato e varie laudi sacre ad uso delle Sante Missioni, Faenza, Tipografia Novelli, 1888:

V. Sentimento di contrizione

Perdono, mio Dio,
Mio Dio, perdono,
Perdono, mio Dio,
Perdono, pietà.

Pur troppo vi offesi;
Confesso, Signore,
Con sommo rossore
La mia iniquità.

Io son quell'ingrato
Che voi, Redentore,
Scacciai dal mio cuore
Con tanta empietà.

Io son quel superbo
Che un Dio oltraggiai
E nulla curai
Sì gran maestà.

A un volto caduco
Posposi il divino,
E un Dio uno e trino
A vana beltà.

 

Al corpo ribelle
Posposi il mio Dio,
Ah piangi cor mio
La tua cecità.

A un bene terreno
Posposi l'eterno
Al Re sempiterno
La stessa viltà.

A vile creatura
Posposi il Creatore
E il sommo Signore
A ria vanità.

Mi pento e mi dolgo
Con sommo dolore
E d'ogni mio errore
Vi chiedo pietà.

Perdono mio Dio,
Mio Dio perdono,
Perdono, mio Dio,
Perdono, pietà.

Da Laudi Sacre Popolari per Missioni al Popolo, Funzioni di Chiesa, Congressi, Pellegrinaggi, ecc. raccolte a cura del P. Vittore da Canosa di Puglia, Cappuccino, Padri Cappuccini della Provincia di S. Angelo, Convento di S. Anna, Foggia, 1956:

Perdono, mio Dio!

Ritornello
Perdono mio Dio
Mio Dio, perdono!
Perdono, mio Dio,
Perdono, pietà!

I. - Purtroppo T'offesi;
Confesso, Signore,
con sommo dolore
La mia iniquità.

II. - Io son quell'ingrato
Che Voi, Redentore,
Scacciai dal mio core
Con tanta empietà.

III. - Al corpo ribelle,
Posposi il mio Dio;
Or piangi cuor mio
La tua cecità.

IV. - Oh, quanto fui stolto,
Indegno ed ingrato
A un Dio umiliato
Per mera bontà.

 


V. - Quest'alma ribelle
Nel giorno d'orrore
Al Suo Redentore
Che scuse farà?

VI. - Allor che sdegnato
Sedendo sul trono,
Tremendo nel suono,
A te griderà:

VII. - Or va, maledetto,
T'aspetta l'inferno;
e questo in eterno
Tua stanza sarà.

VIII. - Deh, fa penitenza
E chiedi perdono:
Un Dio così buono
Negar nol saprà.

IX. - Or l'alma, mio Dio,
A Te fa ritorno,
E dolce soggiorno
In Te troverà.


[a cura di Maria Cristina Ferro- 30/03/2007]




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